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Stabilità, una condizione prima ancora di essere una parola, la sensazione di fiducia verso l'altra persona che ti fa vivere tutto in modo più liscio o fluido come si dice adesso....
Stabilità, quel complesso movimento dinamico che abbinato allo stare fermi crea un moto regolare e continuo, il bpm che batte al ritmo unisono di due cuori che hanno avuto il coraggio di amarsi, la forza di resistere e la voglia di creare e ricostruire qualcosa di nuovo e sempre migliore.
La crisalide si apre per lasciare che la farfalla viva in tutto il suo splendore.
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La felicità si misura a piccole dosi, oggi la mia dose è questa....
"Sandrino" 🥰🥰🥰
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Fare guerra non è di certo una scelta difficile, la dinamica della guerra è in realtà semplice ed immediata da imparare, il difficile è il disinnescare, il non sfociare in frasi pesanti e difficili da diradare una volta che hanno macchiato la pagine delle relazioni.
Ecco quindi che si cade nello scontro che, a suo modo, ha un elemento rassicurante nel tempo, perchè se ami non smetti mai di scontrarti per una sorta di meccanico contrappasso che incrementa lo scontro, ma che non ti fa allo stesso modo staccare fino al punto di crack definitivo.
In questa fase vanno messe in atto azioni di contenimento e di recupero oltre che va cambiato il modo di collaborare tra persone passando dallo scontro al confronto utile.
Siamo migliorati, ma inciampiamo sulle stringhe nelle nostre scarpe di tanto in tanto, cadere non è perdere, ma l'opportunità per crescere.
Sono contento di ciò che stiamo costruendo.
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- Written by: Sandro De Faveri
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Scrivere per il solo senso di svuotare la testa da tutte quelle cose che la congestionano, la complessità di una vita insieme resa ancora più difficile dalle continue litigate che fanno perdere il prezioso tempo che abbiamo a disposizione, direi il poco e prezioso tempo...
Mi trovo sommerso dai pensieri che mi bloccano le parole in bocca, ti vedo per casa come se fossi un estranea che continui la tua routine alla quale forse ti attacchi o nella quale forse ti rintani, non mi chiedi ne dici nulla come se fosse tutto normale, noto davvero che devo sempre fare io il primo passo per tornare indietro quando succedono le litigate altrimenti si resta nel silenzio costante e nella sopravvivenza condivisa....
Il tempo per parlare è sicuramente poco, sognavo una bella serata per ieri e non mi aspettavo che avresti reagito in modo spropositato ad un commento sulla gestione di una dinamica che sappiamo essere impegnativa...non mi aspettavo una reazione così forte...lo scontro è una modalità che non amo più anzi che odio davvero e che non voglio più vedere, ma sembra che tra noi sia sempre presente, non lo so, era necessario reagire in quel modo?
Anche ammesso che il mio commento fosse fuori non carino....era necessario accendere lo scontro?
Me lo chiedo mentre segno l'ennesima serata buttata, l'ennesima occasione sprecata per essere felici e sereni, cosa che succede ormai regolarmente e con costanza....a breve partiremo per il fine settimana e con questo spirito le basi non sono certo delle migliori....non voglio rivivere una seconda Budapest!!!!
Non comprendo il perchè di tutto questo, continuiamo a dire che le differenze sona ricchezza, ma tutte queste differenze mi sembra che siano soprattutto dei limiti tra noi che ci affanniamo perchè le cose funzionino a tutti i costi.
Fermo qui la riflessione perchè non voglio andare oltre e creare ulteriore entropia con il divagare della mia mente in zone troppo remote per essere soggette al mio controllo....
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Poteva essere una serata speciale, una di quelle che segni sul calendario delle emozioni, invece per un cavillo che non è stato spento e per uno stato d'animo nero alla partenza è diventato tutto difficile....un altro prezioso momento sprecato inutilmente, mi chiedo davvero a cosa serva dannarsi per poi sprecare sempre tutto, non so nemmeno cosa dirti ne che fare perchè ormai questa storia la conosciamo a memoria....si rompe tutto come un cristallo in un secondo netto.
Avrei preferito scrivere parole d'amore, ma mi trovo a scrivere parole demoralizzate....
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Un nuovo mazzo di chiavi da ieri si è aggiunto nelle mie tasche, il mazzo di quella serratura che ha sempre avuto un sapore dolce amaro.
Confesso è stato strano uscire dal negozio e ritrovarsi solo con il sorriso sulle labbra come se stessi facendo un qualcosa di bellissimo, ma senza condividerlo con qualcuno.
Forse mi aspettavo succedesse in maniera differente, ma realtà e fantasia non sono mai la stessa cosa...
È notte e non riesco a prendere sonno, rimuginare su pensieri e problemi mi riesce anche troppo bene, girarmi sul divano per cercare la posizione comoda diventa una piccola impresa mentre il mal di testa martella sempre più preciso le sue dolenti note.
Malinconia è quello stato che alle volte ti pervade rendendo il momento triste.
Dal canto tuo hai partecipato come meglio hai potuto scrivendo per me un motto del giorno che mi è piaciuto molto.
Momenti importanti che per il futuro mi sono ripromesso di vivere in presenza e non demandarli al virtuale, condividere è creare.
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La sento la vedo la percepisco. Una parola che mi fa tanta paura perchè sento di non conoscerla a fondo. Una parola mutevole, che ha centinaia di significati e sfumature ma che è forte. Una fortezza che avevo sottovalutato o forse nascosto sotto veli di protezione. “Tieniti il paracadute… sempre a portata . Perché da un momento all’altro potresti cadere e ti servirà come è già successo” questo mi ripetevo. Sempre come un mantra. E ho costruito la mia armatura. Forte e lucente. Che mi ha salvata e mi ha fatto sopravvivere. Quest’anno mi sono accorta di quanto sia pesante da portare. Tante energie spese a portarmi dietro una protezione. Poi sei arrivato nella mia vita, ti ho accolto contro tutti e tutto. E la mia armatura era un ostacolo tra noi, un oggetto che non mi permetteva di viverti a fondo. La sto distruggendo. Con fatica. Un pezzo per volta perché so che se siamo in due saremo forti e pronti ad affrontare la vita. E vedo il sole arrivarmi dritto in faccia non filtrato tra i miei strati protettivi. Vedo la vita bella o brutta ma nitida. La pelle respira aria pulita. E ora sento quella parola, ne inizio a percepire il significato. FAMIGLIA. La vedo e la sento quando ti prendi cura di noi, la sento quando le allacci la giacca, quando mi dici “ci penso io”, quando pensiamo a cosa cucinare per cena. Ti ringrazio. Ho riscoperto me stessa. Quella vera. Nascosta sotto strati che non sapevo nemmeno di avere. Ho riscoperto te, 15 anni dopo. E sono felice di non essermi sbagliata.
Molly
Il mio nome significa salvatore di uomini, comprendo a pieno il mio ruolo in questo gioco, ho scoperto l'amore quello vero e ne ho compreso la paura, la potenza e quando, dopo lo strappo iniziale basta il solo abbrivio per farti procedere ti lasci cullare e fluttuare nel mare delle emozioni concrete e condivise di una vita che amiamo definire famiglia e che da un pochino di tempo culla anche te con la sua malgama travolgente.
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Mi chiedi che sto facendo e non te lo voglio dire non so se più per dispetto o perchè mi piace mantenere sempre un pochino di suspance sul quando posto i motti per te.
Il motto di ieri davvero troppo impegnativo, ma alle volte è necessario svuotare la testa da certi pensieri e lasciarli in pasto al web così che possano essere cibo per tutte quelle piccole e povere persone che non hanno di meglio da fare che odiare altre persone, forse dovrebbero apprendere l'arte dell'amare se stessi e non colpevolizzare gli altri per i loro limiti e le loro carenze, è sbagliato.
Viviamo nella società dei confronti, sei bello come....più basso di....sembri una modella....è come se un complimento oppure un insulto di per sè non abbia più valore se non rafforzato da un paragone che lo faccia figurare....non condivido questo aspetto.
Ognuno di noi a suo modo ha qualcosa di bello e qualcosa di brutto, prendi Drusilla, non la reputo personalmente bella, ma è una persona che ha espresso qualcosa di concreto che credo abbia toccato molti nel profondo.
Ecco ci sono cascato anche io vedi, ho dovuto fare un esempio figurato per esprimere un concetto.....pazzesco!!!!
Tutto questo per dire che dovremmo slegarci dagli stereotipi e vederci belli per come noi vogliamo essere belli e felici con la stessa modalità condividendo con tutti i bei momenti e le belle emozioni e non solo le cose brutte o le cose tragiche oppure i commenti duri.
Ho intrapreso il mio personale percorso verso la scoperta della felicità a 360°, mi privo del negativo e mi avvolgo nel positivo al meglio delle mie possibilità e tu fai parte di questo cambiamento, ma solo se ci vorrai stare dentro.
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Ascolto un colloquio tra due attori o comunque due personaggi a Sanremo che parlano di tutti i commenti che le persone hanno lasciato sui social, razzisti, auguranti la morte ecc...
Mi chiedo come si faccia a scrivere commenti mentre si guarda un varietà che parla di musica e che si approccia troppo spesso pericolosamente a temi di attualità, ma che di attualità ormai non sono più, perchè di razzismo si parla da secoli ormai, ma è un problema sempre attuale forse troppo per essere ancora considerato come un problema, ma dovrebbe essere definito come in questo periodo è possibile fare, una pandemia, una mischiata di persone che non amano la diversità che rende grande questo paese da troppo tempo impicciato in costose guerre di pensiero tra ignoranti ed ignorati.
Vorrei usare gravose parole che avrebbero conseguenze, non accetto situazioni di disagio.
Anche io mi trovo ad odiare alcune persone, ma per come loro si comportano e non per come sono nati...
Anche io mi trovo ad ironizzare su comportamenti stereotipo legati ad esempio ai napoletani oppure ai nordici, ma sono scherzi e nulla più...
Anche io mi trovo aimè a sopportare questa continua dottrina che da sempre ogni governo cerca di fare per "l'uguaglianza" o la "parità", mentre barconi di sfortunati sbarcano sulle nostre rive e loro discutono su come appellarli perchè il termine "persone" non fa più fiamma, quindi li chiamano "usurpatori", "risorse" o altre cose simili che hanno il solo fine di etichettarli e definire inequivocabilmente che sono diversi da noi, ma in senso dispregiativo...
La diversità è ricchezza, questo l'ho imparato non pensando sempre in modo politicamente corretto, ma evolvendo il mio pensiero con l'istruzione, il confronto e la conoscenza sia di me stesso che del mondo.
E non mi erigo a professore oppure opinionista o anche peggio, influencer....ma mi fermo a ciò che sono, un ragazzo x come tanti che si trova a vivere in un mondo dove abbiamo ancora bisogno di Malcom X, in un mondo dove un razzista può sedere al parlamento e si, che qualcuno di salvini da questa forma di grottesca ignoranza sociale.
viaggiare scoprire, conoscere ed aiutare se è nelle nostre possibilità.
Grazie di essere fonte di ispirazione del mio processo di crescita e di formazione personale.
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- Written by: Sandro De Faveri
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Journey Of Opposites non è solo una realtà che condividiamo, ma in qualche modo un progetto di vita che ci vede coinvolti a 360° con tutte le nostre peculiarità e la voglia di restare uniti nonostante le difficoltà delle differenze e nonostante la vita spesso ti metta di fronte a difficili scelte.
Inizia un percorso alla ricerca di nuove consapevolezze e di esperienze di vita fatte per crescere come coppia, ma soprattutto come famiglia, imparare la basilare tecnica del confronto senza cadere nello scontro non è sempre facile ed immediato, confrontarti con gli altri sui temi di coppia aiuta molto a scoprire che alla fine, non siamo mai così tanto differenti, solo diciamo le cose in modalità diverse, raggiungiamo gli obiettivi con tempi diversi ed il compromesso sta in mezzo a tutto questo.
Mi vieni in contro nell'andare nelle vette più complesse quando splende il sole e non c'è il ghiaccio che potrebbe farci cadere ed io cerco di vincere la mia paura del vuoto con tutto ciò che ne consegue...si, hai capito bene, non parlo solo della montagna, ma di una vita condivisa che alle volte appare più grande di me, perchè non conta nulla ciò che hai fatto prima per diventare ciò che sei oggi, quando ti mescoli la testa con il cuore e poi regali tutto alla persona che ami come ho fatto io ti ritrovi a dover ricostruire quella struttura portante che fino a ieri era una tua ferma convinzione e sincera alleata per affrontare la vita.
Con te mi trovo a gioire di cuore per le piccole cose anche quelle più banali che riscopro con occhi adesso capaci di leggere la leggera sfumatura di quel fiore bianco come gli altri, ma non uguale a tutti gli altri, che ti emoziona e ti da la forza di fare il passo in più per arrivare in cima, ma mi trovo anche a parlare di quelle paure sepolte nel mio profondo ed a scoprirle meno paurose di ciò che sono state fino a ieri.
La forza di un emozione non è misurabile matematicamente, ma è "feel", percepibile se si ascolta e si guarda.
Avrai sicuramente notato il cambio del nome della Home page, adesso il valore di questo spazio digitale ha un senso pari al valore di ciò che scopriremo nel mondo.
Per l'occasione concluderò come ognuno dei miei articoli di viaggio....STAY TUNED, ne vedrai di belle.