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- Written by: Sandro De Faveri
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Ricordare alla persona che ami che la ami non è una necessità legata al volersi sentire dire qualcosa di carino, ma un momento importante di condivisione, dove puoi metterti a nudo e parlare dei tuoi sentimenti e proclamare a belle parole il tuo amore, ma soprattutto cosa è lei per te, cosa rappresenta e cosa apprezzi del suo modo di essere e di fare.
Trovo importante il confronto positivo volto ad enfatizzare ed avvalorare il sentimento condiviso per renderlo sempre più forte.
Il vero amore non è un fuoco impetuoso che arde fino alla fine delle rispettive vite, ma è il focolare domestico che va alimentato e gestito, ogni tanto gli butti il ceppo grosso che arde a fuoco lento, ma costante e che crea stabilità e continuità, ogni tanto gli butti la paglia secca che arde per poco tempo, ma generando una grande fiamma di passione.
L'equilibrio e la stabilità sta nel capire come gestire e mescolare queste dinamiche, la passione amorosa e l'amorevole continuità.
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- Written by: Sandro De Faveri
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Il cambiamento parte da noi stessi, abbiamo scelto la felicità e di coltivarla e condividerla con gli altri.
Siamo forti, siamo uniti e siamo inseparabili.
Ti amo, è semplice, di una semplicità quasi totale.
Sono felice.
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- Written by: Sandro De Faveri
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Viaggiare definisce il nostro io dandogli esperienza di vita vissuta reale e tangibile che resta nel cuore ed apre la mente rendendola erudita alla comprensione dell'umano e del nostro stesso compagno di viaggio che definiamo carattere.
Essere dei viaggiatori del mondo e nel mondo rende liberi soprattutto da tutti quei limiti che spesso ci diamo per noia, per fatica, o semplicemente perchè crediamo di non poterlo fare.
Oggi cresciamo ancora un pezzetto ed attribuiamo una nuova bella esperienza sulle pagine della nostra vita.
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- Written by: Sandro De Faveri
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Eccoci qua, dopo una breve pausa, siamo tornati a cavalcare il mondo con i nostri viaggi per raccontarvelo dal nostro punto di vista, quello di due innamorati che scelgono una destinazione dal mappamondo che si illumina e seguono la strada sulla cartina, si ancora quella di carta.
Quest'oggi stiamo organizzando un esperienza nel viaggio, infatti domani, 01 Giugno, partiremo per il nostro primo viaggio in moto sulla nostra Royalona agghindata a festa e tirata a lucido.
Ecco qua come abbiamo deciso di allestire la moto per il viaggio:
- Porta telefono per avere sempre lo smartphone a portata di mano o usarlo come navigatore al bisogno - si è dimostrato utile soprattutto all'interno dei piccoli paesini dove la nostra buona e fedele mappa di carta non era abbastanza dettagliata per fornirci le info necessarie a districarci tra le strade interne.
- Borsa rigida laterale per riporre, olio, benzina extra, attrezzi e tutto il necessario per la moto - indispensabile anche, ma non solo, per appoggiare la borsa a tracolla durante le tratte brevi tra un paesino e l'altro, questo permette di non dover sempre perdere tempo nel rifissare tutto sul portapacchi posteriore.
- Borsa laterale morbida per riporre il vestiario e le cose del mare - capiente il giusto, ma onestamente non comodissima, devo dire che avrei preferito una seconda borsa rigida anche qua di fianco. Esteticamente è bellissima, ma la funzionalità andrebbe rivista, la borsa interna non ha le maniglie e diventa quindi complesso il trasporto.
- Porta pacchi posteriore modificato con una piastra per aumentare il punto di appoggio - il portapacchi GIVI è già di per sè un ottimo compagno di viaggio, permette di caricare tutto il necessario per viaggiare confortevolmente, la modifica che ho deciso di apportare è solo per avere una maggiore comodità di appoggio, abbiamo viaggiato con un borsone da circa 60lt pieno e pesante e ci sembrava più sicuro avere una base di appoggio maggiormente ampia.
- Luce supplementare che, nel caso di tappe notturne è a mio avviso indispensabile - indispensabile se si viaggia di notti soprattutto nei tratti montani dove le strade sono notoriamente più sconnesse e sporche, permette non solo di vedere al meglio la strada, ma anche di farsi vedere dagli altri, l'illuminazione bianca e diffusa è quasi a giorno anche ai lati della moto per un ottima visibilità di eventuali bicilette o pedoni.
Abbiamo cercato di prevenire e prevedere ogni eventualità, contando ovviamente sul tempo clemente come socio di viaggio.
Le nostre tappe saranno tantissime ed in ognuna cercheremo di scattare quante più foto possibile.
01-06 primo giorno, la partenza
- Da Monza a Mentone per un totale di circa 331km
Abbiamo deciso che la prima tappa sarà nelle zone di Albenga, località alla quale sono molto legato perchè da piccino ci andavo spesso in vacanza in campeggio, dobbiamo solo trovare un posticino carino dove cenare e tutto sarà perfetto.
Purtroppo prima della partenza non siamo riusciti a far stampare i nuovi adesivi che stiamo creando per pubblicizzarci su Instagram, ma iniziamo a postare qui la foto così che chiunque possa collegarsi al nostro profilo con facilità.
Bene!!! Dopo aver ricordato a tutti di seguirci anche sui social con l'ash tag #journeyofopposites, alziamo il cavalletto, accendiamo la moto e siamo pronti per partire direzione Mentone, non perdetevi le stories ed i post on the road.
- Cena, per mangiare avevamo dapprima pensato ad una pausa dalle parti di Albenga, ma vista la voglia di arrivare abbiamo ripiegato su di un più economico Camogli all'Autogrill che, dal canto suo, è sempre ottimo!!
- Pernotto presso IBIS STYLE MENTON CENTR, ottimo albergo in posizione strategica completo anche di parcheggio custodito per riporre la moto o la vettura in totale sicurezza e non doverla lasciare per strada. La stanza super, spaziosa, fresca e completa di tutto oltre che pulita ed in stile moderno come piace a me e Molly. Il personale super disponibile e gentile, ci siamo sentiti accolti. Colazione buona ed abbastanza ricca, ma non andate giù troppo presto perchè altrimenti vi perdete il meglio.
02-06 sui sentieri della Costa Azzurra
- Da Mentone a Cassis
Passando inevitabilmente per:
- Cap Martin, una vera chicca della costa azzurra così come Cap d'Ail e Cap Ferrat, quest'ultima delle tre è la mia preferita, Molly invece preferisce Cap d'Ail tra tutte e tre.
- Montecarlo nel Principato di Monaco, dove abbiamo trovato ancora le paratie dell'appena avvenuto GP di Monaco, l'onore di transitare sulla pista più costosa del mondo con la nostra moto ha un sapore tutto strano, il casinò ci guardava trionfante e splendente dall'alto del suo trono d'oro mentre ricche macchine ci accompagnavano lungo il tragitto.
- Cap d'Ail, preferibile alle grandi città perchè meno caotica e più caratteristica.
- Cap Ferrat, paesaggio mozzafiato, fermatevi per fare qualche foto o qualche selfy che vale come foto profilo.
- Nice o Nizza come la chiamiamo noi italiani, dire splendida è dire poco, pulita e ben organizzata oltre che curata. Non è di certo una località per tutte le tasche, il costo della vita è piuttosto alto, ma ne vale davvero la pena, almeno una volta nella vita ci si deve andare, magari in camper sfruttando una delle molte aree attrezzate che si trovano anche appena fuori Nizza.
- Cannes, allora, su questa città dobbiamo spendere qualche parola....premettiamo che non è piaciuta ne a me ne a Molly...detto questo è sicuramente una città da vedere e da visitare anche se solo di passaggio come fatto da noi, ci sono molti bar e locali dove mangiare anche bene, la città in sè, almeno a noi, non ha trasmesso grandi emozioni, forse in un contesto come la costa azzurra sfigura un pochino, almeno per il nostro personale pensiero.
- Pranzo da veri viaggiatori on the road stuzzicando qua e la ciò che i vari bar oppure ristorantini avevano da offrire. Evitate il cappuccino!!!!In Francia non lo sanno davvero fare, ottimi invece formaggi e confetture che abbinano quasi sempre molto bene sia come cromie visiva che come sapore.
- Cena
- Pernotto LES CLOS DES AROMES
03-06 entriamo in Provenza
- Da Cassis a Les salles sur Verdon per un totale di circa 265km
Faremo moltissime tappe intermedie per visitare tutto il possibile, il programma prevede, tra le altre:
- Aix en Provence, semplicemente bellissima e caratteristica con le sue strutture in stile provenzale, le persiane color azzurro pastello e le persone disponibili e gentili, tutto super pulito e curato come del resto lo è tutta la Francia, almeno la parte che abbiamo visitato noi.
- Abbaye de Senaque, la definirei "la perla bianca della Provenza" immersa in una valle tra due colline e caratterizzata dai grandi campi di lavanda che, in realtà, in quel preciso punto non sono presenti, bisognerà infatti procedere ancora qualche kilometro per arrivare alla strada della lavanda e vedere le vere distese sconfinate di questi fiori profumatissimi che rallegrano l'aria e rendono tutto davvero sereno. All'interno dello store della chiesa è possibile acquistare birra fresca ed un formaggio locale che non è buonissimo, ma consente un caratteristico spuntino seduti in mezzo ai campi nella pace più che totale. Credo che sia una tappa imperdibile del viaggio.
- Gordes, cittadella arroccata su una montagna che sale e scende ripida, vale la pena di fermarsi in questi paesini perchè sono davvero magnifici, credo addirittura di più delle città più grandi e blasonate. Unico inconveniente è la presenza delle mosche che, almeno in Giugno, sono una seccatura!!! Se viaggiate di notte con la moto vi consiglio di attrezzarvi con luci supplementari perchè il buio tra queste strade è davvero BUIO.
- Roussillon, purtroppo per questa città ci siamo passati velocemente, ma per quel che abbiamo potuto vedere è caratteristica e carina.
- Valensole, vera perla della Provenza, da visitare assolutamente, si respira un aria senza tempo e caratteristica un po' come in tutta questa zona.
- Pranzo, il migliore di tutti presso l'abbazia seduti sotto il riparo delle foglie di un alberello che si impegnava per darci un pochino di sollievo dai raggi del sole, due birre artigianali prese in abbazia, una forma di formaggio anch'essa presa insieme alle birre. Semplice, romantico ed immerso nell'ambiente nel quale ci trovavamo, sostanzialmente perfetto.
- Cena, questa volta abbiamo ripreso la moto per spostarci dall'albergo che è immerso in un paesino dove non esiste nulla!!!! abbiamo raggiunto Gordes e ci siamo ristorati in un caratteristico seppur troppo piccolo ristorantino locale che regala piatti ricercati con uno stile bistrot demodè che personalmente apprezzo.
- Pernotto AUBERGES DES SALLES
04-06 andiamo a trovare Dargen D'amico!!!
- Da Les salles sur Verdon a San Remo
- Pranzo anche oggi qualcosa di veloce, non esistono verdure in Francia, appena rientrati in Italia credo faremo una settimana a minestrone!!!
- Cena, da GILDA verso il Porto Vecchio, cibo buonissimo, ma davvero troppo caotico....forse perchè non apprezzo troppo i posti casinari e strapieni di persone. Non hanno verdure nel menù e dopo 4gg in Francia ne volevamo alcune, ma non è stato possibile. Non prendete il caffè, ma gustatevi una squisita frittura e le paste che sono invece ottime così come i dolci.
- Pernotto HOTEL VILLA MARIA
05-06 il rientro a casa
- Da San Remo a casa, tutta una tirata a 120km orari in autostrada con qualche tappa all'Autogrill per far riposare il ferro rosso.
- Pranzo, forse più merenda rinforzata ;-) una volta giunti a casa nella ridente Arcore dove ci aspettava Emma con la nonna, felice di rivederci.
Tiriamo le somme
Nel complesso è stata davvero una bellissima esperienza che ci ha regalato emozioni sempre nuove, passare dallo sfarzo rilassante della costa azzurra con paesaggi che cambiano da città extra lusso e spiagge da film allo stare immersi nei campi di lavanda letteralmente fino alle ginocchia, è qualcosa di magico, credo che solo in questo posto si possa respirare una serenità data dalla presenza dell'uomo mai invasiva sul paesaggio, ma integrata al meglio.
La vegetazione è vasta e ben curata, difficile trovare alberi spezzati o zone malconce, anzi si resta stupiti per come tutto sia ordinato seppur in un contesto di ordinario e quotidiano.
Rasserenante la passeggiata sul lungo mare dove si incontrano le persone più disparate, dal bello al brutto, dallo stravagante alla fashion victim di turno, ma va detto che ognuno può essere ciò che è perchè mai ci si sente a disagio o fuori posto.
Esperienza che consiglio a tutti coloro sono appassionati di viaggi in moto o più in generale di viaggi on the road.
Qualche riflessione sulla nostra Royalona
E' quasi doveroso spendere qualche parola sulla vera lavoratrice di questo viaggio, la nostra Royal Enfield Meteor 350 versione Fireball che abbiamo accessoriato a dovere per poter percorrere tutti i kilometri richiesti.
Partiamo appunto dagli accessori, la moto esce di serie con una già ottima configurazione che noi abbiamo scelto di migliorare aggiungendo un cupolino che proteggesse dall'aria nelle tratte in autostrada, una valigia laterale rigida che, seppur in plastica, offre una buona funzionalità d'uso ad un costo contenuto rispetto alle più blasonate rigide in alluminio.
Continuiamo con lo schienalino che, purtroppo, Royal Enfield non è ancora riuscita a spedirci, ma confidiamo di averlo in poche settimane, lo attendiamo con ansia per poterlo testare.
Ovviamente inmancabile il porta pacchi posteriore Givi con relativo telaietto sinistro sempre Givi con borse impermeabili morbida da 16lt, comode ed efficienti se si devono fare molte tappe, come nel nostro caso, per scendere al mare o fermarsi per le foto.
Sempre Givi è anche il porta telefono che permette di avere sempre sott'occhio mappe e telefono stesso per ogni eventualità.
#Provenza2022 #Costazzurra #ontheroad #tripoftheyear #mototour #royalenfield #moto #journeyofopposites
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- Written by: Sandro De Faveri
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L'amore aiuta a superare ogni cosa, essere uniti è l'unico modo per superare tutte le difficoltà.
Slegarsi dall'ansia e dalla rabbia è invece lo strumento per far si che la negatività resti a chi la vuole mandare e non entri nel nostro quotidiano.
Facciamo in modo che nessuno si possa intromettere tra noi.
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Un passo indietro per andare avanti…
smontare per ricostruire meglio…
caos per generare serenità…
ieri è successo tutto questo, lo scontro ci ha definiti, abbiamo imparato l’uno dall’altra ed al contrario come siamo fatti.
Oggi la mia alba parla di amore, di un nuovo amore forte, che ha infuso cemento armato nelle fondamenta, un amore rinato?
No di certo, ma un amore curato adesso si.
Per infondere il cemento stabile abbiamo dovuto prima togliere quello scarso usato nel passato, questa instabilità l’abbiamo pagata, ma adesso siamo forti e più stabili, siamo veri di fronte a ciò che siamo.
Siamo du persone che si amano per ciò che sono e che hanno deciso di accettarsi per ciò che sono, ma non di sopportarsi, ma supportarsi nella vita insieme, di essere uniti e di essere legati da qualcosa di forte e di indissolubile.
Un nuovo giorno ed un nuovo motto devoto al nostro amore.
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- Written by: Sandro De Faveri
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La strada che porta alla felicità inevitabilmente passa per l'infelicità, un transito quasi obbligato per una meta tanto agognata.
La sopravvivenza di un amore è figlia dell'unione in questa fase di transito.
Il transito non dura mai un tempo infinito, ne un tempo stabilito, ma si calcola nel tempo necessario a capire che siamo fatti semplicemente l'uno per l'altra, ci siamo scelti a vite fatte, ci siamo amati fin dal primo sguardo fuori da quel bar...dove tra l'imbarazzo e lo stupore, ci siamo guardati per quel fugace attimo che è bastato ad insidiare nella mia mente e nel mio cuore il pensiero di te.
Come una singola goccia di acqua che cade può increspare tutto il lago calmo, tu hai scosso il mio io, accesso il furore delle mie passioni e scatenato il sentimento più vero ed unico che esiste al mondo....l'amore.
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- Written by: Sandro De Faveri
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Come si capisce se hai trovato la persona giusta per condividere la tua vita?
Perchè ci litighi e poi la perdoni....perchè l'attacchi e poi ti senti in colpa....perchè le dici no, ma invece ascolti cosa ti sta dicendo con la massima attenzione...perchè in fin dei conti hai voglia di condividere con lei tutta la tua vita e nulla di più, ma solo perchè altro di più non hai da offrire.
Ti amo stupidina
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- Written by: Sandro De Faveri
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Alle volte penso che litighiamo solo per il piacere di fare pace.
Dopo ogni tempesta emotiva esiste una fase di calma e di amore puro che ci rasserena e ci insegna chi siamo.
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L'amore ha la forza di andare oltre ogni ostacolo e lite, ma per farlo le parti coinvolte devono essere unite e condividere a pieno ogni cosa, comprese le scelte che riguardano tutta la famiglia o la coppia.
Permettere all'esterno di entrare all'interno è il modo migliore di auto generare un cancro malefico buono solo a generare fratture.
Essere uniti è quello che conta, condividere e decidere insieme...subire non fa piacere a nessuno, soprattutto quando non è giusto, ma anche quando è fatto a fine di bene o al fine di tutelare.
Alle volte basta fermarsi a riflettere per avere una visione più lucida, alle volte si può aspettare, pensare, confrontarsi e dopo rispondere.
Alle volte si può essere uniti.