Eccoci qua a ravanare nella vecchia cassetta degli attrezzi del nonno, gira che ti rigira salta fuori lui, il mitico coltello bergamasco prodotto dal celebre Artigiano Codega di Premana.

Il ritrovamento mi rende particolarmente felice perchè è da un po' che sono alla ricerca di vecchi coltelli da risistemare e trovare un bellissimo coltello appartenuto al nonno mi rende molto, ma molto felice.

L'acciaio è il solito carbonioso C67 da lavoro che non teme la fatica o l'uso gravoso, ma che si annerisce in poco tempo. La manicatura in Bosso, classica e caratteristica dei coltelli da lavoro italiani come il faggio, gli dona quel bellissimo aspetto vintage che rende tutto più magico.

Ovviamente i segni del tempo si vedono tutti, non credo che ne mio nonno e nemmeno mio padre dopo di lui, si siano fatti remore nell'usare un coltellino che sarà costato, all'epoca, non più di 5 mila lire, ma che oggi arriva a me carico di storia vissuta sul campo!

Ricordo ancora quando da piccolo mio padre mi portava in Istria dove la mia famiglia aveva una porzione di casa edificata proprio da mio nonno e dai suoi fratelli, in verità era ciò che era rimasto dopo la guerra, dopo che vennero espatriati da quella terra di mezzo che in passato ci ha difesi dagli invasori, ma che oggi non vanta più il tricolore che bandiera.

Andavamo sempre insieme nell'orto, il nonno lo facevo diventare matto, ma lui era felice di averci tutti intorno, è sempre stato un uomo allegro e giocoso.

Lui piantava le patate ed io gliele sfilavo da dietro pensando di fargli un favore, ma in realtà vanificavo il lavoro che stava facendo, ma lui non si arrabbiava, ci rideva sopra e mi spiegava cosa dovessi fare.

Ogni tanto tirava fuori il suo coltello bergamasco, magari per tagliare un cordino o per tagliare qualche erba matta che cresceva qua e la.

Non pensavo che sarei riuscito un girono a tenere in mano il vecchio coltello del nonno, oggi è un giorno felice.