Se penso all’amore divento una furia,
Amo incessante, tortura e goduria.
Sopra di lei le blocco una mano,
Sa bene che senza di me non andrà lontano.
Corre cascando e pregando al signore,
Come osi scappare, mi causi disonore.
La prendo sbadato, le do un’aggiustata,
Corpo straziato di una donna dannata.

Forse ha finito spero nel profondo,
Stanco, ubriaco, il suo respiro in sottofondo.
Cucino per lui da moglie adorata,
Mi ama in fondo, sono fortunata.