Entra la lama.
Denti affamati strappano brandelli,
Guardala li, guarda i suoi capelli.
Inquinati dal rosso, strappati e schiacciati,
Se lo meritava, certo, se l’è cercata.
Cade la goccia in una serie sconfinata,
Resta sdraiata, nuda ed immacolata.
Lui l’amava, ma l’ha impalata.
Una lama preziosa, fredda e sontuosa,
Se ne sta li, ancora gelosa.