Ti stringo al petto pesante e rigida,
i tuoi spigoli segnano solchi sui palmi callosi,
sei ruvida a volte, ma a volte mi accogli.
Ti porto con me speranza di vita,
ti lucido con lacrime di sangue e di noia.
Attendo seduto su questa panchina la grazia promessa,
non ci credo, ma ci provo fermamente.
Ti appoggio sul tavolo di legno rigato,
mi accorgo infine che nulla รจ cambiato.