Spesso mi fermo a pensare che la felicità non sia una cosa che ti succede o un regalo inaspettato, ma bensì un lavoro che fai per ottenere un risultato, non è felicità quando vinci al superenalotto, ma stupore, misto ad incredulità, la felicità è quando studi tanto per realizzare un progetto che vede la luce e che vedi funzionare e vivere, ti senti appagato e felice, spesso il sentimento della felicità viene confuso con altri che sono simili alla sensazione di chi non guarda nell'introspezione del proprio io, ma si ferma a ciò che gli altri vedono di noi stessi, un sorriso, un bel viso e le persone sembrano felici....ma non è così.
Un sorriso può però donare felicità, perchè anche quello è un risultato, a me dona felicità immensa vederti sorridere delle mie battute, ma soprattutto mi dona una felicità immensa quando semplicemente mi guardi e sorridi con quella spontaneità che ti illumina tutto il viso, che ti fa stortare lievemente le labbra, mostrare poco i denti, distendere tutto il viso in preparazione nel movimento che dovrà compiere per far capire che è gioioso, ma soprattutto vedere i tuoi occhi che mi fissano indecisi se tenere l'attenzione sull'occhio destro o il sinistro, che mi scrutano con amore e che mi comunicano sempre qualcosa di nuovo ed inedito che imparo che la voracità di un bimbo ai primi giorni di scuola, dove tutto è nuovo e la sua mente è incondizionatamente aperta al mondo ed alle sue diversità perchè ancora non plagiata da stupide pubblicità o discorsi di credo politico e religioso, quella fase della vita in cui sei libero di essere chi sei davvero, di esprimere la tua indole naturale che poi evolverà in ciò che vorrai essere oppure in ciò che qualcuno vorrà tu sia.
Fammi felice ogni giorno della nostra vita con uno di questi sorrisi ed il mondo per noi non avrà confini di sorta.
Ho imparato molto da te, sono sempre stato focalizzato sul problema da risolvere, tu mi hai insegnato a focalizzarmi sul bello di ogni situazione, sul bello di ogni persona, questo, sembra strano, ma risolve già da sè molti problemi senza la necessità di fare nulla, permette di vedere il complesso di una persona e di una realtà con una chiave di lettura forse troppo positivista, ma che non esclude nulla del contesto, l'insegnamento che mi hai regalato è per me prezioso e mi aiuta ogni giorno nel mio nuovo percorso lavorativo in modi che sono difficili da spiegare se non vissuti, parlo di sensazioni, di modi differenti di salutare, di aperture al dialogo, linguaggio del corpo, tanti piccoli gesti che fanno la vittoria intesa come raggiungimento di un obiettivo.
Il motto di oggi è contorto ed a suo modo, anzi mio modo, è un elogio a quella diversità che vi fa scontrare, ma che ci lega al tempo stesso, è un tributo alla fedeltà del nostro amore ed una testimonianza di ciò che siamo.
Lo so, lo hai letto con scrupolo, se ti va e se ne hai il tempo adesso rileggilo con un sorriso e con la leggerezza nel cuore pensando a tutti i momenti di gioia che abbiamo passato e costruito.
Ti amo.