Al sol sentire il suono dell'acqua che cade picchiettante sui vetri della sala il tuo pensiero è sempre quello della fatica che ti costerebbe alzarti per far scendere la tapparella, azione che eviterebbe di sporcare tutto il vetro e vederlo pieno di aloni per le giornate successive, ma resti li come paralizzato dalla pigrizia che l'inverno ed il freddo ti mettono addosso.
Pensi che in fin dei conti sono già la 16 del pomeriggio e fuori è praticamente notte, non si accorgerà nessuno di questa tua svista, l'oscurità coprirà ogni magagna.
Poi però come preso da un moto improvviso d'impeto ti alzi e fai scendere la tapparella, resti perfino in piedi fino a che il motorino non ha finito con il suo lamento e le doghe sono tutte ben disposte una sopra all'altra incatenate come una maglia di cotta ben stesa e pronta a proteggere tutto ciò che contiene.
Si, stavi proprio pensando a lei, al suo faccendare vorticoso non appena arriva a casa anche se i segni evidenti della stanchezza della giornata le segnano il viso, tu sei li con il tuo sorriso a guardarla, fai una call e lei rassetta la casa con la velocità e la maestria di una persona che sa cosa sia il senso della famiglia, lo fa senza chiedere nulla, senza dire nulla, spesso con il sorriso e quasi sempre con gesti gentili e delicati, ecco che ti dici che è per lei che ti sei dovuto alzare, che è per tutti quei suoi piccoli gesti che decidi di essere di aiuto in ogni modo che puoi ed ogni giorno un pochino, perché a lei pesi meno l'onere della famiglia sulle spalle.
Ho conosciuto donne di molti tipi, ma imparo ancora oggi a conoscete te, la donna che ho al mio fianco con tutte le sue ombre, luci e sfaccettature, sorrido felice perché mi dico essere un arduo compito da affrontare per il resto della vita.